La città di Parma è stata scelta dalla Commissione Europea tra altre 100 città in Europa e 9 in Italia per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030.
A tal proposito, la città ha formalizzato il Contratto Climatico di Città della Missione UE “Climate-Neutral and Smart Cities”: questo strumento è fondamentale in quanto fissa, attraverso un percorso partecipato, gli obiettivi e le azioni da mettere in campo per il raggiungimento dell’obiettivo.
Il Climate City Contract è stato presentato il 15 settembre alla Commissione Europea e le prime due città italiane ad averlo formalizzato sono Parma e Firenze, che ora sono in attesa del responso della Commissione stessa.
Il portfolio di azioni è stato creato seguendo un percorso con gli stakeholder composto da incontri pubblici, workshop specifici ed approfondimenti one to one. Nel complesso, sono più di 130 le azioni raccolte tra tutti gli stakeholder coinvolti, sia interni che esterni; tali azioni si suddividono in due diverse tipologie: azioni quantificabili presenti e future ed azioni comportamentali.
Seguendo le definizioni NetZeroCity i cinque settori nei quali tutte le azioni ricadono sono:
- edifici (comprensivo di infrastrutture e servizi);
- trasporti;
- rifiuti e acque reflue;
- processi e prodotti industriali;
- agricoltura, forestazione ed altri usi del suolo.
Le azioni del Comune di Parma saranno rivolte a diverse settori come mobilità e trasporti con l’elettrificazione del TPL, il potenziamento delle piste ciclabili, l’implementazione delle infrastrutture di ricarica con stazioni ultraveloci e il tavolo tecnico mobilità sostenibile. In tema di politiche abitative azioni di riqualificazione e rigenerazione urbana, ma anche l’efficientamento energetico delle scuole, della pubblica illuminazione, il rinnovo e riorganizzazione flotta mezzi comunali, la realizzazione di opere pubbliche, pianificazione e sviluppo del territorio sostenibili e l’ottimizzazione dei consumi negli edifici di proprietà comunale.
Alcune azioni esterne contemplano l’efficientamento energetico di palazzine uffici, il rewamping di unità trattamento aria, caldaie, illuminazione LED, l’implementazione delle colonnine di ricarica.
Per rifiuti ed acque reflue l’efficientamento e lo smaltimento di fanghi, l’efficientamento del sollevamento fognario. Per IPPU, il recupero materiali da rifiuti con impianto di selezione carta e plastica ed il sistema di abbattimento criogenico. Per AFOLU, infine, forestazione urbana, periurbana e riforestazione.
Le strategie per le emissioni residue contemplano l’elettrificazione del territorio tramite Pianificazione green (PUG 2050), mobilità, circolarità delle risorse, food policy, forestazione ed educazione.