Il 76% delle aziende europee ha intenzione di adottare iniziative di sostenibilità nei prossimi 3 anni (il 68% investirà più che nel triennio appena trascorso), ma oltre la metà (6 su 10) non ha ancora un team dedicato per raggiungere gli obiettivi ESG prefissati.
Oltre 8 manager su 10 puntano, nel prossimo triennio, a rendere più efficiente il processo di smaltimento dei rifiuti. Tra gli aspetti che influenzano maggiormente le scelte di investimento vi sono anche gli aspetti reputazionali (75,3%) e quelli legati all’aspettativa dei propri clienti (73,2%).
Questo il quadro emerso da un’analisi condotta da Interzero, fornitore europeo di servizi di economia circolare.
“La grande maggioranza del mercato si muove verso iniziative sempre più orientate sulle questioni ambientali, un dato importante e certamente positivo.”, commenta Mario Bagna, Amministratore Delegato di Interzero Italy. “Mancano ancora, tuttavia, alcuni interventi legislativi che possano aiutare ad attivare anche le aziende non interessate alla sostenibilità per motivi di business o indisponibilità di budget”.
Secondo la rilevazione, i settori più propensi ad attivare iniziative di sostenibilità nei prossimi 3 anni sono quelli dell’elettronica e dell’agroalimentare; si trovano in coda, invece, il retail, la logistica e l’edilizia.
Oltre 4 imprese su 10 coinvolte nell’indagine, hanno dichiarato che investiranno in sostenibilità fino a 150.000 euro nei prossimi 3 anni (23,9% fino a 50.000 e 17,9% fino a 150.000); più della metà (53,9%) spenderà oltre 150.000 euro e poco più di 2 su 10 (24%) oltre 500.000 euro.
“È importante che le imprese percepiscano concretamente quanto le iniziative di sostenibilità possano generare valore: oggi il 66% dei manager che abbiamo coinvolto lo comprende con chiarezza, ma le risposte rimangono ancora fortemente polarizzate e sono in molti a pensare che queste attività non abbiano impatto immediato sul business”, conclude Bagna.
Categorie: News, Sostenibilità
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