Quando si pensa al tema della “transizione” nel settore automobilistico, immediatamente lo si associa alle auto elettriche; in realtà, però, esistono numerose soluzioni per le quattro ruote che vanno in questa direzione.
Un esempio è il riciclo dei veicoli e delle varie componenti giunti a fine vita, argomento al centro del regolamento europeo sull’End of Life Vehicle (ELF). L’obiettivo delle nuove norme è quello di promuovere il riuso dei materiali per auto, così da rendere la progettazione dei veicoli amica del riciclo.
Proprio in questa direzione si muove il network “Cyclus”, una “Rete certificata di autodemolitori”, ideata da Combat, che riunisce gli operatori del settore allo scopo di fornire una piattaforma dove inserire e reperire i dati su veicoli e componenti a fine vita, in modo da garantirne tracciabilità, sicurezza e gestione corretta.
Il software, inoltre, consente di consultare report, statistiche e schede relative agli automezzi.
Alla piattaforma hanno aderito già tre costruttori (Madza, Ineos e Smart) e circa 150 autodemolitori.
L’iniziativa è stata lanciata per dare un ulteriore contributo alla sostenibilità automotive, in un Paese con il parco circolante più vecchio d’Europa, con un’età media di oltre 12 anni a vettura.
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