In Puglia saranno realizzati 17 nuovi impianti di cogenerazione a biogas da fanghi di depurazione.
Una volta in funzione, si stima che gli impianti svilupperanno una produzione da cogeneratore di 16,5 GWh/+,anno, per un risparmio economico di circa 6 milioni di euro all’anno e una riduzione delle emissioni di CO2 di almeno 2.200 tonnellate all’anno.
L’obiettivo è che tutti i cantieri del primo stralcio si chiudano entro la metà del 2025.
Gli impianti di cogenerazione a biogas saranno distribuiti nelle sei province pugliesi e sorgeranno in corrispondenza di altrettanti impianti di depurazione a digestione anaerobica: Manfredonia, Cerignola, Andria, Barletta, Bisceglie, Molfetta, Mola di Bari, Monopoli, Ostuni, Carovigno consortile, Brindisi Fiume Grande, Copertino, Lecce, Maglie, Gallipoli, Nardò e San Cesario di Lecce. Le nuove strutture si aggiungeranno alle tre già attive a Lecce, Bari Ovest e Grottaglie Monteiasi. Il biogas ottenuto attraverso la digestione anaerobica dei fanghi di depurazione servirà a produrre energia elettrica ed energia termica.
“Il programma di cogenerazione a biogas – dichiara Domenico Laforgia, presidente di Acquedotto Puglia – è un passo decisivo verso l’autosufficienza energetica e rientra nel piano strategico di AQP per rendere sostenibile l’intero sistema. Oltre alle nuove centrali a biogas, infatti, nel prossimo triennio AQP ha intenzione di realizzare oltre 100 impianti fotovoltaici. Un’iniziativa coerente con l’orientamento europeo in materia di gestione delle acque reflue secondo cui entro il 2040 gli impianti di trattamento dovranno diventare energeticamente neutri, ovvero produrre tutta l’energia consumata da fonte rinnovabile”.
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