Enea sta portando avanti uno studio, ancora in fase preliminare, che nasce dalla domanda “Come cambierebbero le scelte progettuali inerenti l’efficientamento energetico se fosse possibile valutare a priori l’impatto energetico, economico e ambientale di un materiale isolante?”.
Per rispondere a questo nuovo bisogno, è nato ISEA, l’Indice di Sostenibilità Economica e Ambientale che consente di calcolare l’impatto dei diversi materiali isolanti utilizzati nel cappotto termico, in funzione del tipo di edificio e della fascia climatica.
Ad oggi, quando si riqualifica l’involucro edilizio mediante cappotto termico, è necessario rispettare dei requisiti minimi in termini di trasmittanza termica o altri parametri di dispersione del fabbricato, definiti nel Decreto interministeriale del 26/6/2015 (“Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici”) nel Decreto interministeriale del 6/8/2020 (“Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici – cd. Ecobonus”), nonché il rispetto dei criteri ambientali minimi di cui al DM del 11/10/2017.
Simulazioni realizzate per determinare l’Isea
Per eseguire le simulazioni è stato deciso di optare sia per materiali più comuni sia per materiali naturali e più sostenibili, sebbene meno diffusi o non ancora utilizzati per questo tipo di applicazioni. Ai fini dello studio, la scelta dei materiali è stata puramente di tipo tecnico e legata alla disponibilità degli stessi all’interno del software utilizzato per l’analisi LCA, così da avere un’unica fonte di riferimento per la valutazione in ottica di massima comparabilità dei risultati.
Tutte le simulazioni energetiche, che hanno costituito parte integrante della base di dati per le valutazioni ambientali ed economiche, sono state condotte secondo il calcolo standard in conformità con la vigente normativa tecnica, ovvero la UNI TS 11300. Questo metodo di calcolo prevede un bilancio energetico medio mensile ed è lo stesso adottato nella stesura degli Attestati di Prestazione Energetica.
Ai fini del lavoro sono stati considerati solo interventi di riqualificazione della componente opaca verticale del fabbricato, escludendo quindi interventi sui solai di fondazione e copertura e sulla componente trasparente dell’involucro. La scelta si basa sul fatto che gli interventi di riqualificazione più diffusi sono proprio quelli che riguardano l’isolamento delle pareti verticali esterne.
L’evidenza più interessante emersa dalle simulazioni è che, se nella scelta dei materiali isolanti si considerasse anche l’aspetto ambientale, attribuendo allo stesso un “peso” nella valutazione pari a quello dell’aspetto economico, la convenienza dei materiali più sostenibili diventerebbe comparabile con quella dei materiali tradizionali, soprattutto nelle zone climatiche più fredde grazie al maggior risparmio energetico che si riuscirebbe a ottenere in queste zone.
Come usare l’indicatore Isea
L’indicatore Isea permette di integrare in un valore adimensionale, pesandoli opportunamente, i tempi di ritorno economico e ambientale dei diversi isolanti. Per come è definito, più basso è il valore dell’indicatore e maggiore è la sostenibilità integrata del materiale, e viceversa. Tuttavia, ai fini della scelta del materiale più sostenibile, più che ragionare in termini assoluti, è opportuno osservare il trend del confronto tra i vari materiali, al fine di verificare la convenienza o meno di uno rispetto all’altro.
Essendo un indicatore che si basa su aspetti e dati prettamente tecnici, tale strumento è più rivolto ad esperti e tecnici del settore. L’indicatore è stato sviluppato considerando interventi di riqualificazione energetica, ma non è da escludere a priori una sua estensione anche per le nuove costruzioni. Infatti, avendo a disposizione tutti i dati richiesti per il calcolo dell’indicatore, esso è potenzialmente utilizzabile per qualsiasi tipo di applicazione e qualsiasi materiale.
Lo studio svolto, al momento, rappresenta solo una ricerca preliminare finalizzata a definire un metodo per combinare gli aspetti energetici con quelli economici e ambientali in un indicatore sintetico. La metodologia di calcolo utilizzata è quella vigente e adottata quando si riprogetta energeticamente un edificio; tuttavia, è necessario approfondire ulteriormente la definizione di questo indicatore con lo scopo principale di adottare i coefficienti più idonei per combinare l’aspetto economico e quello ambientale.
Ciononostante, l’indicatore potrebbe già fornire delle utili indicazioni ai fini della scelta di un materiale, qualora si volessero considerare sia l’aspetto economico che quello ambientale attribuendo ad essi un ugual peso nella valutazione.