Oggi nel mondo ci sono 5,16 miliardi di utenti che navigano su Internet, circa il 64,4% della popolazione totale mondiale. I dati mostrano che il totale degli utenti Internet globali è aumentato dell’1,9% negli ultimi 12 mesi, ma i ritardi nella segnalazione dei dati indicano che la crescita effettiva sarà probabilmente superiore a quanto suggerito da questa cifra. Questi dati provengono dal Social Report 2023 condiviso da We are social e affermano che si passa meno tempo online rispetto all’anno scorso ma più tempo sui social: ci sono 4,76 miliardi di utenti di social media in tutto il mondo, pari a poco meno del 60% della popolazione globale totale.
A livello ambientale, quanto pesano questi numeri? Il digitale è responsabile di alti livelli di CO2 a causa dei combustibili fossili utilizzati per alimentare i server e le infrastrutture di rete, i sistemi di raffreddamento dei data center e i dispositivi degli utenti. L’utilizzo globale di Internet rappresenta circa il 3,7% delle emissioni globali di CO2, pari al trasporto aereo, e l’impronta di carbonio di Internet è costituita principalmente da streaming e download online, ricerche online, archiviazione su cloud e invio di e-mail. Anche i social media fanno la loro parte: se un utente trascorre del tempo su 10 piattaforme di social media per cinque minuti al giorno, il processo comporterebbe 20 kg di emissioni di CO2 all’anno e ogni social ha le sue emissioni: ad esempio Instagram produce 1.05 kg per minuto, Tik Tok 2,3 kg per minuto. A incidere, oltre all’elettricità, sono anche le modalità poco efficienti con cui vengono realizzati i siti web.
Consigli concreti per ridurre l’impatto ambientale
È essenziale, quindi, adottare modelli di business attenti alle dinamiche ambientali, così da ridurre significativamente lo spreco di energia Se ogni giga di banda consuma 0,06 KWh, ci sono alcuni consigli concreti che si possono seguire per preservare l’ambiente. Tra questi innanzitutto, adottare sistemi che bloccano in via preventiva la richiesta di connessioni verso terze parti, le quali non vengono così caricate e si ha anche una navigazione fino a 4 volte più veloce. Ne conseguono un considerevole risparmio sull’uso dei dati, competitivo nell’environment mobile (es. trasferte all’estero) ed un risparmio di circa il 30% del carico di lavoro su tutti gli apparati di rete (web filtering, proxy).
Altro suggferimento è quello di ridurre il thread di email. Sembra banale, ma una prima semplice soluzione è quella di scrivere email complete che riportino tutte le informazioni, evitando di inviare più email che riportano le informazioni necessarie. In questo modo si minimizza la quantità di posta elettronica inviata, evitando gli sprechi.
Infine, ma non in ultimo, chiudere le finestre web, o le applicazioni in caso di smartphone, una volta terminata l’attività. Anche tenerle attive in background, infatti, richiede un consumo di dati anche se minimo, che può essere evitato con un semplice gesto. Sarebbe buona norma, inoltre, eliminare quelle che non si utilizzano più, così non solo da liberare spazio, ma contenere i consumi.