Il Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica pone in consultazione pubblica il Decreto del Presidente della Repubblica che armonizza la disciplina nazionale con quella europea sul riutilizzo delle acque reflue urbane depurate ed affinate per diversi usi.
L’Italia è uno dei Paesi dell’UE che già pratica il riutilizzo delle acque reflue depurate, con tutte le più adeguate tecniche volte alla protezione della salute pubblica e dell’ambiente.
Dal 26 giugno 2023, si applicherà negli stati dell’UE il nuovo regolamento del Parlamento e del Consiglio Europeo (n.2020/741 del 25/5/2020) che definisce per la prima volta dei requisiti minimi per l’utilizzo delle acque di recupero.
Il testo nazionale e quello europeo si differenziano per una serie di profili, tra cui l’ambito di applicazione e diversi utilizzi, l’approccio basato sulla gestione del rischio, le categorie dei soggetti responsabili, una diversa tipologia di approccio per la verifica di qualità delle acque. Per questo, la Direzione generale Uso Sostenibile di Suolo e Risorse Idriche del MASE si è attivata per equilibrare le due discipline, con l’obiettivo di non imporre agli operatori italiani un gravoso doppio binario normativo e diffondere in maniera efficace la pratica del riutilizzo, misura virtuosa in un’ottica di economia circolare.
La bozza del nuovo DPR oggetto in consultazione pubblica disponibile qui: https://www.mase.gov.it/pagina/acque-mase-consultazione-pubblica-il-dpr-sul-riutilizzo-dei-reflui-urbani-depurati-e-affinati
Le osservazioni e le integrazioni potranno essere inviate entro il 31 marzo 2023.