Knorr ha avviato il proprio progetto di agricoltura rigenerativa che punta alla riduzione fino al 35% delle emissioni di gas serra, al miglioramento della biodiversità e della salute dei terreni e alla riduzione dell’utilizzo di acqua fino al 30%.
Una delle prime iniziative, parte del programma “BuonCibo Knorr”, nasce proprio in Italia: si tratta del progetto pilota di agricoltura rigenerativa del riso, che punta ad adottare pratiche innovative con l’obiettivo di ridurre fino a un terzo le emissioni di gas serra e a migliorare la qualità di acqua e suolo.
L’approccio “rigenerativo” è alla base dell’obiettivo su scala globale che Knorr ha intenzione di raggiungere da qui al 2025: portare alimenti “buoni” per le persone e per il pianeta in 7 miliardi di piatti, implementando 50 progetti di agricoltura rigenerativa che coinvolgeranno l’80% degli ingredienti chiave dei suoi prodotti entro i prossimi 4 anni.
Tutti i progetti ideati sono a lungo termine e hanno specifici obiettivi il cui impatto potrà essere valutato sia nel breve che nel lungo periodo.
Il progetto italiano
Il progetto di agricoltura rigenerativa avviato in Italia è conforme ai Principi di Agricoltura Rigenerativa di Unilever ed è stato progettato per contribuire a ridurre le emissioni di carbonio, per favorire la biodiversità e per migliorare la qualità dell’acqua. Per ciascun’area sono state adottate specifiche pratiche sviluppate nel rispetto di flora e fauna del territorio.
La riduzione delle emissioni di gas serra è attesa attraverso l’adozione di pratiche agronomiche opportune di gestione del suolo e dell’acqua, come le sommersioni invernali; inoltre, il miglioramento della fertilità del suolo può essere ottenuto attraverso l’adozione della pratica del sovescio, ovvero la tecnica che si basa sulla semina di una coltura in successione alla raccolta del riso e poi del suo interramento prima della coltivazione di un nuovo ciclo di riso.
L’aumento della biodiversità nell’ambiente della risaia, invece, sarà raggiunto attraverso una serie di interventi che consentano di incrementare la presenza di insetti impollinatori, anfibi e uccelli, in particolare acquatici.
Il miglioramento della qualità dell’acqua, infine, si può ottenere grazie a una significativa riduzione dei residui dei prodotti utilizzati per la difesa del riso. Fondamentale per il raggiungimento del risultato sarà una meticolosa scelta ed uso dei prodotti stessi e un’adeguata gestione dell’acqua di risaia.
Il messaggio chiave del progetto Knorr è quello di “Restituire alla natura” e una parte fondamentale è rappresentata dal coinvolgimento attivo degli agricoltori.