Sono stati pubblicati i risultati del sondaggio svolto sull’app Junker per iniziativa dell’associazione Cittadinanzattiva, con lo scopo di indagare e comprendere il rapporto degli utenti italiani con alcune particolari frazioni di rifiuti.
Oli esausti, raee e rifiuti tessili sono stati al centro dell’iniziativa che ha coinvolto 18.500 cittadini: il campione si è rivelato particolarmente sensibile alla raccolta differenziata e ha dimostrato di saper conferire correttamente questi particolari rifiuti che non rientrano nel più classico dei porta-a-porta.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Re-USER: usa meglio consuma meno” finanziato dal MISE e servirà a migliorare i servizi e le informazioni al cittadino, sulla base dei risultati emersi.
Le criticità riscontrate riguardano principalmente la mancata capillarità dei punti di conferimento degli oli esausti e dei rifiuti tessili e la scarsa conoscenza delle modalità di conferimento dei RAEE “uno contro uno” e “uno contro zero”.
I rifiuti tessili
Obbligatoria in tutti i Comuni dal 1° gennaio 2022, la raccolta differenziata dei rifiuti tessili non sembra aver colto impreparati la maggioranza degli utenti Junker, che per il 68% hanno dichiarato di conoscere le modalità di corretto conferimento dei rifiuti tessili, degli accessori e delle calzature in buono stato.
Si tratta di una percentuale confortante, sebbene più bassa di quelle relative alle altre due frazioni indagate (raee 77% e oli esausti 84%), con le quali gli italiani hanno evidentemente più familiarità.
Una buona dose di incertezza emerge quando si entra nel dettaglio della gestione di questa tipologia di rifiuti: 1 utente su 3, infatti, non è in grado di giudicare né il numero né l’accessibilità dei punti di conferimento dei rifiuti tessili nella propria zona. Inoltre, solo il 18% dei rispondenti giudica complessivamente ottima la facilità di conferimento dei rifiuti tessili nel proprio Comune, mentre il 33% la ritiene sufficiente e il 16% scarsa.
I RAEE
Quasi 8 italiani su 10 (77%) conoscono le modalità di corretto conferimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche e 7 su 10 (70,6%) conoscono l’ubicazione dei punti di raccolta.
Eppure, nonostante le numerose campagne informative, solo il 14% afferma di conoscere le modalità di conferimento dei raee “uno contro uno” e ““uno contro zero”; inoltre, di questi, solo 1 su 2 ha effettivamente conferito un raee con la modalità “uno contro uno” (52%) e appena 1 su 3 (36%) con la modalità “uno contro zero”.
Vale la pena sottolineare, infine, che, rispetto all’anno precedente, si riscontra un peggioramento in termini di giudizio della facilità di conferimento di questa frazione, giudicata ottima o media dal 57% dei rispondenti, contro il 68% del 2021.
Gli oli esausti
Dal punto di vista ambientale, gli oli esausti rappresentano la frazione più pericolosa delle tre indagate.
È parecchio confortante, quindi, che l’84% degli utenti Junker dichiari di sapere come conferirla correttamente, per non provocare danni al sistema fognario e inquinare la falda acquifera.
Tuttavia, rispetto al sondaggio del 2021, si registra un peggioramento nel giudizio complessivo sulla facilità di conferimento degli oli esausti nel proprio Comune: poco più del 56% dei rispondenti, infatti, dà un giudizio ottimo o medio, contro il 67% dell’anno precedente.
A pesare è soprattutto il numero di punti di raccolta distribuiti sul territorio nazionale: decisamente troppo pochi e mal distribuiti. Un dato ufficiale non è ancora disponibile, ma Junker ap, in collaborazione con il web magazine “Economia circolare”, ha dedicato un intero dossier agli oli esausti, censendo 1.500 punti di raccolta in tutta Italia (1 ogni 39.000 abitanti).