“Da Chicco a Chicco”, l’iniziativa di Nespresso in collaborazione con il consorzio CiAl, continua a registrare risultati sempre più rilevanti.
Nato con l’intento di favorire il recupero e il riciclo delle capsule esauste in alluminio sul territorio italiano, nel 2021 il progetto ha permesso di recuperare oltre 1.500 tonnellate di capsule, segnando un +18% rispetto al 2020.
“Da Chicco a Chicco” permette ai clienti di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio in un’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso e nelle isole ecologiche partner dell’iniziativa distribuite sul territorio nazionale, per un totale di oltre 140 punti di raccolta in 79 città italiane.
Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, le capsule esauste vengono inviate per la lavorazione e il recupero presso un impianto in provincia di Brescia, dove l’alluminio viene separato dal caffè: l’alluminio è destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, mentre il caffè esausto viene inviato presso un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost. Questo concime naturale viene impiegato per la coltivazione di riso, che viene poi acquistato da Nespresso e infine donato a Banco Alimentare della Lombardia e a Banco Alimentare del Lazio, per trasformarsi in un aiuto per chi ne ha più bisogno.
Finora, grazie al progetto, Nespresso è riuscita a donare oltre 4.000 quintali di riso equivalenti a oltre 4 milioni di piatti, che hanno permesso di supportare circa 300.000 persone e 1.600 strutture caritative ogni anno. Numeri che puntano a crescere ancora nel 2022, con l’obiettivo di raggiungere un ulteriore incremento nella raccolta e nella donazione di riso a Banco Alimentare nel mese di dicembre.
Le città più virtuose
Le città che, nel 2021, hanno registrato i numeri più interessanti per quanto riguarda la raccolta di capsule esauste sono principalmente due: Milano, dove lo scorso anno sono state recuperate 220 tonnellate di capsule esauste, +28% rispetto al 2020, e Roma che, con 200 ton, ha incrementato del +25% rispetto al 2020 le tonnellate di capsule recuperate.
Ottimi risultati sono stati raggiunti anche a Piacenza, Parma e Reggio Emilia: 160 ton, per un +18% rispetto all’anno precedente, seguite dal territorio di Como, Brescia e Bergamo, che con 112 ton di capsule esauste raccolte segnano un +31% rispetto al 2020.
Genova, con oltre 69 ton, registra un +17% rispetto all’anno precedente, mentre Venezia incrementa le tonnellate di capsule esauste recuperate del 28%, con le 53 ton raccolte nel 2021.
Padova e Trieste, insieme, hanno raccolto nel 2021 46 ton di capsule (+38%) e Monza quasi 42 ton, +73% se paragonate alle 24 del 2020.
Sono oltre 40, invece, le tonnellate recuperate a Varese (+9%) contro le quasi 39 di Treviso (+2%).
Napoli e Palermo hanno registrato un ottimo incremento percentuale: se nel 2020 il capoluogo partenopeo è riuscito a riciclare poco più di 1 ton di capsule esauste, nel 2021 la raccolta è cresciuta fino ad arrivare a quasi 6 ton (+324%). Stesso trend per Palermo, dove le capsule recuperate sono state oltre 4 ton, +139% rispetto ai 1.740 kg del 2020.