Il lavoro da remoto e ibrido, sperimentato in pandemia, è già stato scelto da migliaia di aziende e lavoratori nel mondo, e sono soprattuto la Generazione Z e i Millennial che hanno apprezzato tale modalità, come emerge da numerosi report sull’argomento.
Una nuova indagine conferma un crescente desiderio di flessibilità sul lavoro legato ai benefici individuali e per la società in generale.
Da qui è nata l’idea di un nuovo esperimento sociale e tecnologico: un gruppo di volontari selezionati, provenienti da tutto il mondo, riunito in uno degli uffici più remoti del mondo per Work For Humankind, il progetto nato dalla partnership tra Lenovo, Island Conservation e la comunità dell’Isola di Robinson Crusoe, la seconda più grande dell’arcipelago delle Isole Juan Fernández (Cile).
Dallo studio è emerso che quattro persone su cinque, tra i 18 e i 40 anni, ritengono che lavorare da qualsiasi luogo sia vantaggioso per la società, le comunità, i datori di lavoro e i dipendenti; il 61% del campione, inoltre, dichiara che offrire qualcosa in cambio e avere un impatto positivo sulla comunità locale sia molto importante.
Il progetto ha ricevuto migliaia di candidature e, dopo un intenso processo di selezione, nove volontari provenienti da Europa, America e Asia sono stati invitati sull’isola per mettere a disposizione le loro competenze e la loro esperienza e avere un impatto positivo e duraturo a sostegno di una comunità remota.
Tra i volontari è partito anche un copywriter digitale italiano che si è unito a un analista brasiliano del settore sostenibilità, un product manager e communication specialist francese, uno strategist del settore sostenibilità e future energy tedesco, un docente esperto di benessere degli animali messicano, un IT specialist e solution architect britannico, un ricercatore scientifico e consulente di comunicazione in ambito medico-sanitario statunitense.
Durante il soggiorno sull’isola i volontari svolgono la propria attività lavorativa e proseguono gli studi grazie a uno spazio di lavoro dotato di tecnologia.
Per il progetto viene impiegato il servizio CO2 Offset che consente a consumatori e aziende di compensare le emissioni di carbonio e aiutare l’ambiente sostenendo uno dei progetti parte della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change) – Meccanismo di sviluppo pulito (Clean Development Mechanism); ciò significa che il programma, oltre a sostenere la comunità locale attraverso il volontariato e il supporto tecnologico, contiene un progetto ambientale dedicato a ridurre le emissioni di gas serra in altre parti del mondo.