Newcleo, società per lo sviluppo di sistemi nucleari di IV generazione, ed Enea hanno siglato un accordo quadro con l’obiettivo di produrre energia in modo sicuro, affidabile e sostenibile attraverso sistemi nucleari innovativi di piccole dimensioni, da realizzare al di fuori dell’Italia.
L’accordo prevede la realizzazione di Advanced Modular Reactors di piccole dimensioni, raffreddati al piombo invece che ad acqua, molto più semplici e affidabili; Newcleo si propone di sviluppare i primi prototipi entro 7 anni e, successivamente, di commercializzarli a livello internazionale per sostituire gli attuali reattori di II e III generazione.
La collaborazione, inoltre, prevede la realizzazione di un prototipo elettrico del sistema LFR (Lead-cooled Fast Reactor, reattori raffreddati al piombo), senza l’uso di materiali radioattivi o combustibile nucleare, che consenta di studiare a fondo le prestazioni termo-fluidodinamiche, meccaniche e funzionali.
Le attività congiunte riguardano anche la progettazione degli ADS (Accelerator Driven System) che permetteranno di ridurre il volume dei rifiuti nucleari esistenti.
Per raggiungere gli scopri previsti, Enea metterà a disposizione infrastrutture, competenze e professionalità presenti nel suo Centro Ricerche del Brasimone (Bologna) per le attività di analisi della sicurezza, formazione e sperimentazione.
Nell’ambito dell’accordo, inoltre, saranno implementate nuove infrastrutture di ricerca, favorendo l’utilizzo e il rifacimento delle hall sperimentali e dei laboratori attualmente presenti.
A livello operativo, sarà istituito un gruppo di lavoro con personale Enea e Newcleo che si scambierà informazioni e conoscenze e svilupperà apparecchiature e codici tecnologici. Oltre alla stretta cooperazione tra il personale scientifico, la collaborazione prevede anche l’allineamento di programmi sperimentali su sistemi nucleari innovativi, l’assistenza reciproca nella progettazione, la simulazione numerica e la costruzione di componenti chiave, sistemi e impianti.
L’accordo porterà un investimento rilevante sull’Appennino Tosco-Emiliano e gli investimenti previsti, insieme alla capacità di creare sinergie con altri organismi di ricerca e imprese, avranno ricadute molto positive anche in termini di attrazione di competenze e quindi di sviluppo industriale e occupazionale del territorio.
Il Centro Ricerche Enea di Brasimone, con oltre 400 ettari di superficie e 17 tra edifici e hall sperimentali, è uno dei maggiori centri di ricerca a livello nazionale e internazionale dedicato allo studio e allo sviluppo di tecnologie nei settori della salute, tutela dell’ambiente e del territorio, fra cui in particolare: sistemi energetici innovativi, monitoraggio ambientale, fusione nucleare, tecnologie dei materiali e dei metalli liquidi, radioprotezione, sicurezza alimentare e ambientale.