Sviluppare innovativi materiali compositi in fibra di basalto e resina per il settore automobilistico, che siano riciclabili, leggeri e a basso costo. È questo l’obiettivo del progetto di ricerca “Cradle-to-Cradle Composites”, finanziato dal consorzio europeo per le materie prime EIT Raw Materials e coordinato dall’Enea in associazione con il Centro Ricerche Fiat (CRF) e numerosi altri partner. In particolare, Enea si occuperà di testare le proprietà meccaniche dei nuovi materiali e di verificare le loro prestazioni anche in presenza di un invecchiamento accelerato.
Attualmente uno dei materiali compositi più diffusi è quello in fibra di carbonio e resina epossidica che viene utilizzato per la produzione dei cofani di automobili di lusso. Ma dal loro riciclo non è possibile recuperare materiale utile per produrre di nuovo quegli stessi componenti.
“Grazie a questo progetto – spiega Claudio Mingazzini, responsabile del progetto – sostituiremo la fibra di carbonio con una derivata dal basalto, che è invece riciclabile e mantiene costanti nel tempo le sue qualità. In questo modo dimostreremo come sia possibile riprocessare la fibra di rinforzo, che rappresenta il 60 percento della massa del cofano, per produrre di nuovo il componente originario”.
L’altra novità è che nel nuovo materiale composito la fibra di basalto sarà associata a una resina innovativa, la quale a fine vita potrà essere recuperata per la produzione degli interni di un’automobile, evitando in questo modo qualsiasi spreco di materia.
“Il principale dimostratore di progetto sarà la realizzazione di un cofano in composito totalmente riciclabile per un modello di automobile già in produzione, ossia una Fiat 500 Abarth – sottolinea Mingazzini – ma il business plan di progetto prende in considerazione un potenziale volume di produzione di 100.000 veicoli all’anno da riciclare secondo il modello cradle-to-cradle, vale a dire dalla culla alla culla, ovvero un processo a rifuto-zero che ricicla il materiale per la sua funzione originaria”.
Materiali a parte, il team internazionale lavorerà sui processi per rendere il riciclo dei componenti auto più economico, efficace, semplice e sostenibile per l’ambiente, fornendo ai produttori di autovetture una tecnologia matura (Technology Readiness Level – TRL 7) entro il 2022.