Nel campo della tecnologia delle batterie, i ricercatori stanno impiegando tutte le loro forze per riuscire a dar vita a una nuova generazione di batterie allo stato solido che potrebbe fornire una spinta per rendere le auto elettriche facili da utilizzare ed economiche da gestire, con poche differenze rispetto ai modelli benzina e diesel.
Le batterie allo stato solido utilizzano elettrodi ed elettrolita solidi invece degli elettroliti in gel presenti nelle batterie agli ioni di litio e, ultimamente, si sta puntando a ottenere dimensioni sempre più grandi, al fine di renderle adatte all’impiego veicolare.
Tutti i grandi costruttori, oggi, hanno annunciato di avere date certe per la messa in servizio di queste batterie che sostituiscono il gel delle odierne celle agli ioni di litio con un nucleo solido o simile a schiuma.
Le alternative sono diverse: si va da sostanze chimiche come il litio-zolfo agli ioni di alluminio, ma altri produttori si stanno già rivolgendo a quelle al fosfato di ferro.
Le batterie a stato solido sembrano essere in grado di offrire:
- maggiore densità di energia (che si traduce in una maggiore autonomia usando pacchi di accumulatori più piccoli e leggeri);
- tempi di ricarica più rapidi, anche solo 8-10 minuti;
- ridotto rischio di incendio;
- costi di produzione sostanzialmente inferiori.
La tecnologia a stato solido ha un altissimo potenziale, ma passare alle dimensioni automobilistiche per batterie che oggi hanno le dimensioni di una moneta richiede ancora molti sforzi da parte delle aziende che devono dimostrare di poter produrre con volumi di massa.
I prossimi anni, quindi, potrebbero rivelarsi critici per i modelli elettrici.
Ford e BMW hanno programmato di iniziare a testare già nel 2022 veicoli che utilizzano batterie a stato solido, mentre General Motors ha fissato i test nel 2023 e Nissan ha dichiarato che aprirà un impianto di produzione pilota nel 2024 avviando la produzione due anni dopo.