Fissati i programmi d’investimento e ricerca sulle fonti rinnovabili e sulle principali filiere industriali interessate dalla transizione ecologica allo scopo di raggiungere gli obiettivi di transizione energetica previsti nella Missione 2 del PNRR.
Particolarmente importante è la voce che riguarda lo sviluppo della filiera dell’idrogeno, un mercato nuovo e dal grande potenziale per l’Italia; è necessario che i meccanismi di supporto agiscano sia dal punto di vista dell’offerta e della domanda finale di idrogeno, sia sullo sviluppo industriale delle tecnologie a queste connesse, considerando l’integrazione nel sistema energetico complessivo, e ragionando in ottica di efficienza e sostenibilità economica sul medio e lungo periodo.
Oggi la forte spinta innovativa sulle tecnologie richiede un supporto neutrale e intelligente, così da non disperdere le risorse, e lasciare al contempo la possibilità di trovare nuove soluzioni più efficienti per un nuovo mercato.
Nei piani di incentivazione, si comincia a menzionare anche la parte della filiera tecnologica e della componentistica, oltre a quella dei produttori e degli offtaker: tra questi ultimi, infatti, esiste una connessione costituita da un insieme vastissimo di tecnologie, che è indispensabile al sistema e che richiede un eguale supporto.
Attualmente, all’interno dell’industria meccanica, le tecnologie dell’idrogeno riguardano la produzione e la cogenerazione, il trasporto, la misura, la regolazione, la sicurezza e ogni tipo di utilizzo finale civile ed industriale.
Anima Confindustria, organizzazione industriale di categoria, evidenzia la necessità di uno sviluppo orizzontale del mercato dell’idrogeno che si basi su incentivazioni programmatiche e strutturali, che prendano in considerazione la filiera in ogni sua parte.
Molte aziende associate Anima hanno già disponibili tecnologie mature nell’ambito dell’efficientamento energetico e hanno già sviluppato tecnologie che possono utilizzare idrogeno sia in blend sia puro, permettendo un abbattimento delle emissioni di CO2.
Il Pnrr è una grande opportunità anche per le aziende della componentistica: queste forniranno, infatti, le tecnologie per permettere di passare dall’idea di transizione ecologica alla sua messa in pratica.
“Arriveremo al risultato finale della neutralità carbonica – dichiara il presidente di Anima, Marco Nocivelli – tramite la creazione di un mercato sostenibile, solo se tutti collaboreremo insieme, industria, associazioni di categoria, enti di normazione ed istituzioni, lavorando a progetti comuni nell’ambito di una strategia unitaria”.