L’incremento della vendita di auto elettriche porterà a un aumento di batterie esaurite e quindi da smaltire: secondo alcune stime, solo in Europa ci saranno 250.000 tonnellate di batterie agli ioni di litio che raggiungeranno la fine del loro naturale ciclo di vita. Per questo motivo è fondamentale avviare dei processi di recupero che consentano di reimpiegare i materiali nella costruzione di nuove batterie, secondo i principi di economia circolare.
A questo proposito, l’azienda svedese Northvolt ha annunciato il programma di recupero “Revolt”, che prevede l’assemblaggio di batterie agli ioni di litio, destinate a mezzi pesanti, utilizzando proprio materiali riciclati.
Tale operazione è basata sul recupero di nichel, cobalto e manganese che si trovano nelle batterie tramite un trattamento idrometallurgico a bassa energia, basato su una soluzione acquosa che separa i metalli utilizzabili dagli altri materiali di scarto.
Lo scopo finale è quello di espandere la capacità di produzione aziendale e, annualmente, trarre materiali riciclati da 125.000 tonnellate di batterie, così da produrre altre batterie con il 50% dei metalli frutto di riciclo.
Il programma, inoltre, prevede il recupero di altri materiali riciclati presenti nelle batterie delle auto, come rame, alluminio e plastica.
Nel 2024 la Northvolt rifornirà la BMW di celle per batterie di auto elettriche, che saranno prodotte in uno stabilimento in fase di costruzione nei pressi di Stoccolma, il quale sfrutterà l’elettricità proveniente da energia eolica e idroelettrica locale.
La fase di recupero e di produzione delle batterie realizzate con materiali riciclati avverrà, invece, in un ulteriore impianto, sempre nei pressi della capitale svedese.