Con l’obiettivo di valorizzare gli scarti della lavorazione del tonno al fine di trasformarli in prodotti ad alto valore aggiunto di omega-3, bioenergia e fertilizzanti organici, è nata una partnership tra l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Callipo Conserve Alimentari, azienda calabrese operante nel settore delle conserve ittiche.
I temi al centro dell’accordo sono quelli dell’economia circolare blu e verde e hanno come obiettivo la trasformazione degli scarti della lavorazione industriale del tonno in nuove preziose risorse per la nutraceutica, la produzione di energia e di biofertilizzanti.
Le attività saranno condotte dai laboratori di Chimica, Ingegneria Sanitaria e MATEES dell’Università Mediterranea e un gruppo di lavoro dell’Istituto CNR per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati di Palermo.
Tra le attività già sperimentate vi è un nuovo processo sostenibile per il recupero di un olio naturale ricco di omega-3, acido eicosapentaenoico (EPA), acido docosaesaenoico (DHA), vitamina D3 e zeaxantina, a partire dagli scarti di lavorazione dell’acciuga.
Il prodotto solido residuo derivante dal processo di estrazione è stato ulteriormente valorizzato per la produzione di gas metano e biofertilizzanti.
La collaborazione si svilupperà nell’arco di 3 anni e i risultati della ricerca sugli scarti di lavorazione del tonno saranno utilizzati per scopi di divulgazione scientifica e didattica.