Cresce la tendenza dei consumatori, della pesca e del settore ittico globale verso un approvvigionamento ittico responsabile. A sostenerlo è il secondo rapporto annuale 2020/2021 di MSC Marine Stewardship Council, organizzazione non profit responsabile del principale programma per la sostenibilità ittica a livello globale.
I dati dello studio parlano di 37.000 tonnellate di prodotti ittici a marchio blu venduti in Italia (+30% rispetto allo scorso anno), riflesso di una grande attenzione degli italiani verso la salute di mari e oceani che si inserisce in un più ampio movimento globale per la sostenibilità dei consumi.
Il report, inoltre, rivela che il 19% delle catture di pescato mondiale proviene da attività di pesca di piccole e grandi dimensioni coinvolte nel programma di certificazione di MSC, per un volume globale di pescato corrispondente a 16 milioni di tonnellate.
Rispetto alla ricerca del 2019/2020, le attività di pesca coinvolte nel programma MSC sono aumentate di 18 unità, arrivando a 516; di queste, 25 risultano sospese a causa di mutate condizioni esterne o dal mancato raggiungimento delle condizioni di miglioramento previste dal programma di certificazione, mentre 70 si stanno sottoponendo al processo di valutazione di conformità allo Standard.
Sono 46.205, invece, i supermercati, i ristoranti, le aziende trasformatrici, i distributori e i magazzini detentori della certificazione MSC per la Catena di custodia, indispensabile per mantenere il controllo sulla tracciabilità e la segregazione del pescato certificato sostenibile e per poter apporre il marchio blu sul prodotto finale.
20.075 prodotti con marchio blu sono disponibili in 63 Paesi del mondo, di cui quasi 500 sugli scaffali dei punti vendita in Italia; la categoria dei surgelati è in testa alla classifica del volume di prodotti a marchio blu venduti nel mondo, con le sue 547.000 tonnellate di prodotti venduti.
La pandemia ha visto i consumatori orientarsi maggiormente verso i prodotti ittici a marchio blu MSC surgelati (+26% rispetto allo scorso anno) acquistati al supermercato, ma anche un crollo delle vendite dei prodotti per il food service (-15%).
L’Italia registra oltre l’80% di volumi certificati nella categoria dei surgelati, mentre la categoria delle conserve ittiche rappresenta il 10%. È tutto ancora da costruire, invece, per il mercato del fresco, per il quale non ci sono ancora pescherie certificate MSC nel nostro Paese.
La crescita del programma MSC nonostante la pandemia è un forte segno di coinvolgimento e impegno da parte delle attività di pesca, dei marchi e dei consumatori che, sempre più spesso, scelgono pesce di provenienza sostenibile.
Nonostante i progressi presentati nel rapporto, però, MSC sottolinea la necessità di un’azione urgente per superare le sfide che gli oceani devono affrontare.