Secondo un nuovo rapporto di CDP, il no-profit che gestisce il sistema di trasparenza ambientale mondiale per le aziende, la chiave per un’azione climatica di successo è rappresentata dalla collaborazione tra città, regioni, governo e imprese italiane.
Dai dati emerge che, in Italia, il 45% delle città (tra cui Roma, Milano, Firenze, Parma e Padova) sostiene che la propria capacità di adattarsi agli impatti climatici dipende da fattori influenzati da diversi livelli di governo, come i finanziamenti o la mancanza di legislazione. In 8 città (tra cui Milano, Torino e Firenze) le azioni di adattamento come la difesa dalle inondazioni, la piantumazione di alberi e la creazione di spazi verdi sono per lo più finanziate dai governi o attraverso la collaborazione con altre città.
Il 36% delle città italiane, invece, (tra cui Bologna, Torino e Genova) sostiene che il raggiungimento dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni dipende da politiche fuori dal loro controllo.
Delle 22 città italiane che hanno stilato il rapporto, 13 (59%) stanno cercando finanziamenti per progetti sul clima, in particolare in aree come la gestione dell’acqua, le energie rinnovabili e i trasporti.
Questi dati mostrano la necessità che tutti i livelli di governo lavorino in stretta collaborazione.
Dato incoraggiante emerso dall’analisi è quello che mostra come la stragrande maggioranza degli stati e delle regioni stia attualmente collaborando all’azione per il clima, o intende comunque farlo nei prossimi due anni.
La città di Firenze, per esempio, sta collaborando con gli operatori di smart grid per realizzare una rete di ricarica per gli e-taxi. Torino, invece, sta incoraggiando l’innovazione lavorando con le università e attraverso il Torino City Lab, che permette alle aziende di testare in condizioni reali. La città di Parma ha una “carbon neutral alliance” con l’autorità regionale, le aziende, l’università e i centri di ricerca, che stanno lavorando insieme per rendere l’intera provincia carbon neutral entro il 2030.
Ciononostante, l’analisi mostra che le città necessitano di un maggiore sostegno nella loro azione per il clima da parte di tutti i livelli di governo. Sulla base di una parte delle risposte al CDP-ICLEI Unified Reporting System 2021, le città globali chiedono ai governi nazionali di:
- aiutare a finanziare la riduzione delle emissioni e l’adattamento, in modo che le città possano attingere agli investimenti pubblici e privati;
- permettere e incoraggiare l’innovazione;
- decarbonizzare le reti elettriche e i sistemi di trasporto;
- sviluppare solide politiche di decarbonizzazione e regolamenti in tutti i settori per incentivare attività e comportamenti a bassa emissione di carbonio.
Lavorare insieme al settore privato è anche una priorità per le città, gli stati e le regioni per realizzare una forte azione per il clima. Tre quarti delle città a livello globale (726 su 965) e quasi due terzi degli stati e delle regioni stanno collaborando, o intendono farlo nei prossimi due anni, con le imprese in settori come l’efficienza energetica, i trasporti e i rifiuti.