HYSYTECH è da sempre in prima linea nel campo delle nuove tecnologie legate alla chimica verde e all’economia circolare.
In questo ambito, negli ultimi anni stanno crescendo l’attenzione e l’interesse nei confronti delle applicazioni per l’upgrading del biogas a biometano e per la purificazione e liquefazione del biometano per produrre Gas Naturale Liquefatto (GNL o LNG, dall’inglese Liquefied Natural Gas).
Negli ultimi mesi, due operazioni di rilievo hanno permesso a HYSYTECH di consolidare la propria presenza in questo mercato in forte crescita.
Nel primo caso HYSYTECH è stato scelto dalla cordata di imprese composta dall’azienda agricola Torre Santamaria, dal gruppo Lactalis, da Axpo e da Nedgia (gruppo Naturgy) -impegnata nella realizzazione di un impianto per l’immissione di quasi 30 GWh all’anno di biometano nella rete di distribuzione della città di Lleida, in Catalogna- come fornitore tecnologico per tutta l’impiantistica, dal biogas fino all’immissione in rete.
La produzione di biogas ha origine dal letame generato dalle circa 2.000 vacche dell’azienda agricola Torre Santamaria. Il biogas viene convertito in biometano grazie alla tecnologia sviluppata da HYSYTECH e infine immesso nella rete di distribuzione del gas naturale.
Si prevede che tale operazione comporterà un risparmio di emissioni di 6.000 tonnellate di CO2 equivalente.
La seconda partnership è quella tra HYSYTECH e la svedese Vafab Mijlo, azienda attiva nel settore rifiuti, che serve una popolazione di 330.000 abitanti e gestisce 18 centri di riciclaggio.
In questo caso l’azienda torinese si è occupata di realizzare un impianto per la purificazione e liquefazione di una parte del biometano prodotto da un impianto di upgrading del biogas, al fine di produrre bio-GNL (Gas Naturale Liquefatto).
L’impianto realizzato produrrà 2 tonnellate al giorno di bio-GNL, il quale sarà utilizzato per alimentare i mezzi di raccolta e trasporto della frazione organica dei rifiuti (FORSU).
Nei casi come questo, gli automezzi che impiegano bio-GNL hanno un impatto ambientale comparabile a un mezzo elettrico alimentato con energia elettrica rinnovabile.
Queste recenti successi sono il risultato di un impegno che parte da lontano.
In tema di Biometano, nel 2014 HYSYTECH, insieme ad Acea Pinerolese Industriale, ha realizzato il primo impianto in Italia di upgrading da biogas ottenuto dalla digestione anaerobica della FORSU.
Nel 2016, insieme ad altri partner Europei, ha inaugurato in Puglia il primo impianto di bio-GNL prodotto da gas rinnovabile, nell’ambito del Progetto EU Store&GO.
Nel 2020, grazie alla continua collaborazione con Acea Pinerolese Industriale, è entrato in funzione un nuovo impianto di biometano, che tratta fino a 1.500 Sm3/h di biogas e immette il biometano nella rete di distribuzione di gas naturale con destinazione d’uso in autotrazione.
Nel 2021, la crescita sta continuando con il primo impianto di biometano agricolo in Spagna per trattare fino a 600 Sm3/h Biogas, nonché 2 impianti di liquefazione di 5 tonnellate giorno in Francia.
Sempre in grado di andare oltre in termini di innovazione e implementazione tecnologica, HYSYTECH ha realizzato il primo impianto per la produzione di bio-idrogeno da biogas prodotto dalla digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti dalla raccolta differenziata (FORSU).
L’impianto è stato messo in servizio lo scorso giugno, andando così ad arricchire ulteriormente l’esperienza dell’azienda nel campo dei biocombustibili.