Il 27 giugno, il progetto europeo EnAbles ha lanciato formalmente un Position Paper in cui chiedeva all’Unione Europea e ai leader del settore di pensare alla durata delle batterie fin dall’inizio della loro produzione, al fine di garantire la loro sopravvivenza ai dispositivi che alimentano.
Ciò contribuirebbe ad affrontare il problema dei rifiuti elettronici e a garantire fonti di alimentazione più sicure e affidabili per i dispositivi nei quali le batterie non sono facilmente sostituibili.
Il documento, quindi, sottolinea la necessità di aumentare l’energia fornita dalle batterie, ma anche di ridurre la quantità di energia consumata dai dispositivi. Raccomanda, inoltre, la raccolta e l’uso di energie come calore, luce e movimento per prolungarne ulteriormente la durata.
Attualmente si stima che entro il 2025 ci saranno un trilione di dispositivi IoT nel mondo e, se non si interverrà per prolungarne vita, in media saranno prodotte e smaltite ogni giorno 78 milioni di batterie.
Il documento delinea anche esempi di risultati tecnologici ottenuti da EnAbles, tra cui diverse testimonianze di aziende e università.
È inoltre spiegato l’ecosistema “Power IoT” e le sue criticità: la finalità è quella di fornire “autonomia energetica” con batterie che si ricaricano da sole in modo sostenibile.