DS Smith, operante nel settore del packaging sostenibile, è attualmente impegnata nello sviluppo di carta e imballaggi realizzati a partire da alghe marine, allo scopo di far fronte alla crescente domanda di beni sostenibili da parte di clienti e consumatori finali.
Per la prima volta nel settore, infatti, l’azienda potrebbe utilizzare le alghe in tutta la sua rete di imballaggio come fonte di fibra alternativa al legno, giocando un ruolo significativo nel processo di eliminazione della plastica.
Secondo gli esperti, le alghe marine sono materiali naturali alternativi che presentano alcune applicazioni interessanti per contribuire a creare la prossima generazione di carta sostenibile e soluzioni di imballaggio.
Data la sua vasta gamma di usi, inoltre, l’impiego di alghe marine potrebbe crescere in maniera consistente nei prossimi anni; l’associazione Seaweed for Europe, prevede che l’industria europea delle alghe arriverà a valere circa 9 miliardi di euro entro il 2030, generando circa 115.000 posti di lavoro.
Il lavoro di DS Smith sulle fibre naturali comprende anche altri materiali naturali innovativi come la paglia, la canapa, il miscanto e il cotone, così come alcuni materiali agricoli di scarto, come i gusci di cacao o la bagassa (scarto di lavorazione della canna da zucchero).
L’economia circolare è quindi al centro della strategia “Now and Next” di DS Smith, che si concentra sul raggiungimento di una vera e propria circolarità attraverso principi di ecodesign, efficienza nell’utilizzo delle risorse naturali, riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento.
Entro il 2023 la totalità degli imballaggi dell’azienda sarà riutilizzabile o riciclabile, mentre l’obiettivo al 2030 è che tutti gli imballaggi siano riciclati o riutilizzati.