Il mondo della moda, oggi, procede verso una direzione sempre più green: sono tantissimi, infatti, i marchi impegnati nell’ambito della sostenibilità ma sta tornando in voga anche l’usato, grazie alla diffusione del motto “Rivendi, riusa e ripara”.
Un settore attualmente interessato da questo fenomeno è quello dell’occhialeria: in Europa, infatti, sono tantissimi i negozi che vendono montature vintage certificate, occhiali riciclati e/o riparano lenti usate e, questa tendenza, pare diffondersi oggi anche in Italia.
La moda degli occhiali, però, oltre che a muoversi in una direzione vintage, si spinge anche verso il “green”, in quanto il settore è attualmente impegnato nella sostituzione della produzione di montature e lenti in acetato da petrolio con materiali biologici a minor impatto ambientale.
La plastica, quindi, sarà sostituita da bio-acetati che derivano dalla cellulosa di varia origine: semi di cotone, paste di legni, mais, zucchero di canna provenienti da coltivazioni certificate e con uso di oli biodegradabili come plastificanti.
Materie prime adatte a fabbricare montature in alternativa alla plastica, inoltre, sono anche canapa, riso, lino e caffè, oltre a bambù e sughero.
Occhiali sostenibili si possono già trovare, per esempio, nelle collezioni dei brand come Stella McCarteny e Burberry’s, l’italiana Dick Moby, la londinese Valley, l’americana Warby Parker, la Ace&Tate di Amsterdam e le australiane Mari & Clay e Sticks and Sparrow.
Il cambiamento “green” del settore, però, non riguarda solo le montature, ma anche le lenti: oltre ai vetri minerali usati al posto delle plastiche (CR39 e policarbonati), infatti, oggi la tendenza è di produrle con plastiche vegetali derivate da piante e ricino anche polarizzate da cellulosa, leggere, protettive per gli occhi e anallergiche.