Nell’ambito del Piano d’Azione del Progetto transfrontaliero GRRinPORT, che mira a ricollocare le strutture portuali in un contesto eco-sostenibile ed eco-innovativo nei porti di Cagliari, Ajaccio e Livorno, sono stati ideati dei “tappeti” in grado di assorbire e “digerire” le chiazze di idrocarburi presenti nei porticcioli.
L’iniziativa, ideata dalla società “Edizero” e portata avanti insieme all’Università di Cagliari, prevede la realizzazione di questi “tappeti” speciali a partire dalla lana di pecora lavorata a Bitti (NU); questi, una volta attaccati ai lati delle banchine e posizionati in acqua, sarebbero in grado di assorbire e “filtrare” le molecole di idrocarburi.
Secondo i dati, in 50 giorni ciascuno di questi tappeti è in grado di ridurre del 70% la presenza di oli.
Questo sistema, già sperimentato nelle Baleari e nelle Egadi, è attualmente in funzione anche a Marina Sant’Elmo (CA), dove è presente anche una stazione aspiratrice in grado di dividere e riciclare l’acqua sporca di idrocarburi.
Soluzioni di questo tipo, con le opportune modifiche, potrebbero essere adottate in tutti i porti e risultare valide alleate nella lotta all’inquinamento.
Inoltre, la creazione dei “porti verdi” rappresenta un fenomeno di attrazione per turisti e diportisti, soprattutto in Sardegna dove, l’uso di un materiale oggi poco pregiato, quale la lana di pecora, prodotto direttamente all’interno della regione, si è rivelato un ottimo strumento per contrastare l’inquinamento e l’eccessivo consumo energetico.