I consumi del trasporto marittimo e delle attivita’ portuali, oggi, risultano ancora fortemente dipendenti dalle fonti fossili.
La commissione dell’Unione Europea ha stabilito l’obiettivo di ridurre del 90 percento le emissioni legate al settore dei trasporti entro il 2050, promuovendo lo sviluppo di alternative sostenibili ai combustibili fossili.
A questo proposito, Legambiente ed Enel X con il rapporto “Porti verdi: la rotta verso uno sviluppo sostenibile” hanno individuato sei azioni chiave per combattere la crisi climatica attraverso la decarbonizzazione del trasporto marittimo nel 2021: innovazione tecnologica, digitalizzazione, efficientamento energetico dei porti, integrazione tra porti e rete ferroviaria (“corridoi green”), progressiva elettrificazione dei consumi con fonti rinnovabili, supporto all’adeguamento degli scali e della flotta navale.
All’interno del documento, uno spazio importante e’ dedicato al contributo tecnologico che puo’ arrivare dal “cold ironing”, ovvero dalla possibilita’ di abbattere le emissioni fornendo energia dalla terraferma alle navi ormeggiate in porto, fino ad azzerarle se alimentate con le rinnovabili, e alla conversione della flotta navale con mezzi aventi un minor impatto ambientale. E cosi’ facendo si ridurrebbe anche l’inquinamento.
Nel report si fa anche riferimento alla prospettiva dell’elettrificazione del trasporto fino a quello a “zero emissioni” legato all’idrogeno rinnovabile, all’ammoniaca rinnovabile e alle batterie da elettricita’ verde.
L’abilitazione al cold ironing dei 39 porti italiani del network TEN-T, la rete trans-europea dei trasporti, permetterebbe annualmente di evitare la combustione di oltre 635.000 tonnellate di gasolio marino.
Questa, infatti, risulterebbe una scelta vincente in termini di riduzione di emissioni climalteranti, ma anche un’opportunita’ di innovazione e di crescita di business per l’intero comparto marittimo italiano.