Rome Business School e Legambiente hanno pubblicato lo studio “Sostenibilita’ ambientale e sviluppo sostenibile. Quali sfide per l’ecosistema urbano del futuro?” che presenta i risultati di un’indagine condotta su 104 Comuni capoluogo, evidenziando notevoli criticita’ e numerose performance ambientali scadenti o pessime.
I risultati parlano di un’Italia “a due velocita’”: la prima dinamica e attenta alle pratiche sostenibili mentre la seconda dimostra di non aver ancora raggiunto buone performance ambientali, soprattutto sul fronte smog, trasporti, raccolta differenziata e gestione idrica.
In cima alla classifica generale si posizionano Trento, Mantova, Pordenone, Bolzano e Reggio Emilia; fanalini di coda, invece, sono Pescara, Palermo e Vibo Valentia.
In linea generale, i grandi centri faticano urbani a dare risposte alle criticita’ che le caratterizzano.
Un eccezione, pero’, e’ rappresentata da Milano (29a), sempre piu’ attenta alla mobilita’ sostenibile, al rispetto per l’ambiente e alla gestione della rete idrica: e’, infatti, l’unica grande citta’ italiana ad avere una rete idrica che perde molto meno del 25 percento dell’acqua immessa in rete.
A livello regionale, i dati mostrano che la Lombardia e’ quella maggiormente attiva in processi di efficientamento energetico, di economia circolare e, in generale, in iniziative e progetti di riduzione dell’impatto ambientale; seguono Lazio, Piemonte, e Toscana.
La ricerca, inoltre, presenta alcune proposte concrete per un uso sostenibile delle risorse del Next Generation EU prevedendo la realizzazione di 170 grandi opere: dalla bonifica e messa in sicurezza delle falde, gli impianti per trattare l’organico differenziato, i nodi ferroviari e la bonifica di vaste aree di interesse pubblico.