Motus-E ha pubblicato il secondo report sulle infrastrutture di ricarica pubbliche in Italia.
Da questo emerge che, nel corso del 2020, si e’ registrato un incremento dei punti di ricarica per le auto elettriche: a dicembre del 2020, infatti, si contano 19.324 punti di ricarica (circa 2 colonnine a “punto”) in 9.709 infrastrutture di ricarica accessibili al pubblico.
Il report rileva una ripartizione media dell’80 percento su suolo pubblico e del 20 percento su suolo privato a uso pubblico (supermercati o centri commerciali). Il mix tra punti di ricarica e’ del 96 percento in corrente alternata e del 4 percento in corrente continua.
Nonostante le installazioni siano cresciute mediamente del 39 percento, pero’, il report evidenzia ancora un notevole divario tra Nord e Sud Italia.
Circa il 57 percento delle infrastrutture, infatti, sono distribuite al Nord, il 23 percento al Centro e solo il 20 percento al Sud e nelle Isole.
La Lombardia e’ la regione con piu’ punti di ricarica: possiede, infatti, il 17 percento di tutte le installazioni, con 3.326 punti a fine 2020 (erano 2.467 a febbraio).
Seguono Piemonte con il 10,6 percento, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto e Toscana con circa il 9 percento a testa.
Le sei regioni, complessivamente, coprono piu’ del 60 percento del totale di infrastrutture in Italia.
Motus-E ribadisce che la crescita della mobilita’ elettrica e’ legata a due fattori: la diffusione dei veicoli elettrici e l’installazione di un’adeguata rete di infrastrutture di ricarica. Nel report, inoltre, si evidenzia ancora una difficolta’ di mappatura accurata dei dati perche’ si e’ in attesa dell’istituzione di una Piattaforma Unica Nazionale (PUN).