A partire dal 2050, si potrebbe parlare di Europa green come di una realta’: infatti, si potrebbe raggiungere la neutralita’ carbonica a costo zero e potrebbero essere creati 5 milioni di nuovi posti di lavoro”. In questo contesto l’Italia sarebbe avvantaggiata rispetto alla media europea, grazie al possibile minor costo delle rinnovabili elettriche e quindi della produzione di idrogeno.
Il percorso di decarbonizzazione e’ stato tracciato da McKinsey & Company nello studio “Net-Zero Europe: Decarbonization pathways and socioeconomic implications”, che ha analizzato l’impiego di oltre 600 leve di riduzione delle emissioni in 75 sottosettori e 10 aree geografiche, valutandone l’impatto sull’occupazione e su altri fattori socio-economici.
L’analisi evidenzia che il conseguimento degli obiettivi climatici dell’UE a livello comunitario avrebbe un costo inferiore rispetto a quanto dovrebbe sostenere ciascuno Stato membro considerato singolarmente. Per raggiungere gli obiettivi europei, tutti i settori dovrebbero procedere simultaneamente alla riduzione delle emissioni.
In Italia, l’elettrificazione e l’idrogeno rappresentano leve chiave per l’abbattimento delle emissioni: entro il 2050, la domanda di energia elettrica potrebbe quasi raddoppiare, mentre il consumo di carbone si dovrebbe esaurire quasi completamente prima del 2040.
Il percorso richiede un’azione contestuale in cinque settori: elettrico, trasporti, costruzioni, industria e agricoltura.
Dalla ricerca emerge che il settore elettrico sarebbe il primo a raggiungere zero emissioni nette, a meta’ del 2040 mentre i trasporti raggiungerebbero l’obiettivo nel 2045, le costruzioni a fine 2040 e quello industriale nel 2050.
Entro il 2050, secondo lo studio, l’elettricita’ proveniente da fonti rinnovabili rappresenterebbe oltre il 90 percento rispetto all’attuale 35 percento, e il consumo di petrolio, gas e carbone si ridurrebbe di oltre il 90 percento.
Al 2030, l’elettrificazione dei consumi e l’efficienza energetica, insieme a misure per una migliore gestione della domanda e della circolarita’, rappresenterebbero le leve principali per decarbonizzare il sistema.
Il percorso porterebbe alla creazione di 5 milioni di nuovi posti di lavoro legati all’energia pulita.