Negli ultimi tempi si è molto parlato di biometano, ma i progetti che si sono concretizzati riguardano soprattutto impianti di grandi dimensioni. Tuttavia, le aziende agricole europee hanno prevalentemente dimensioni medio-piccole; la vera sfida è rendere conveniente la produzione di biometano anche per i piccoli impianti.
Il progetto europeo Record Biomap si è posto appunto questo obiettivo, focalizzandosi soprattutto sugli impianti con capacità produttiva al disotto di 200 Nmc /ora di biogas grezzo. La prima fase del progetto è stata la creazione di una “Biomethane Map”, cioè una rete di 80 partner, comprendente piccole e medie industrie ed enti di ricerca, che si scambiano esperienze e ricerche relativamente a tutte le fasi della produzione di biometano: pretrattamento del substrato, processi di digestione, sistemi di upgrading del biogas, con particolare attenzione a tutti quegli accorgimenti di risparmio energetico o razionalizzazione produttiva, che possono rendere i piccoli impianti più competitivi.
Alcune tecnologie sono ancora a livello di studio o di prototipo e il progetto si propone di accelerarne lo sviluppo; si ritiene infatti che una produzione decentralizzata su piccola scala di biometano potrebbe dare un contributo sostanziale ad un’energia rinnovabile e non più dipendente dai combustibili fossili, rendendo le aree rurali maggiormente autosufficienti dal punto di vista dei consumi di energia e di carburanti.
Tra le tecnologie che si possono definire più promettenti, e che verranno sviluppate nel corso del progetto Record Biomap, sicuramente da citare:
– fase di pretrattamento: disintegrazione con ultrasuoni, oppure mediante variazioni di pressione, o per via idrodinamica; triturazione fine dei materiali fibrosi; idrolisi combinata con le microonde
– fase di digestione: valutazione comparativa di 20 diverse tecnologie di digestione anaerobica, caratterizzate da differenti valori dei principali parametri (temperatura di fermentazione, tempo di ritenzione, carico organico, metodi di miscelazione, configurazione dei reattori, ecc.)
– fase di upgrading: processi a membrana, metanazione biologica, assorbimento con alternanza vuoto-pressione.
Tutte queste tecnologie verranno valutate e confrontate sulla base di fatti sperimentali, come il consumo energetico, la resa in metano, le perdite di processo, le emissioni di gas serra e il bilancio economico; verrà inoltre tenuto conto dei loro vantaggi e svantaggi relativamente ai diversi settori applicativi.
Oltre agli aspetti più propriamente tecnici, il progetto Record Biomap esaminerà le prospettive di mercato del biometano nei diversi Paesi europei, considerando le diverse condizioni amministrative e legali, e gli incentivi attualmente presenti o previsti a breve termine per la produzione di biometano su media-piccola scala.