I sistemi di trasporto di tutta Europa dovranno diventare notevolmente più efficienti nel prossimo futuro. Molti progressi deriveranno da una migliore progettazione che implichi migliore aerodinamicità e riduzione del peso. Tuttavia, l’uso del combustibile sarà di primaria importanza. Combustibili a basse emissioni di carbonio come il gas naturale (metano e ancor più biometano) saranno fondamentali per la transizione verso un settore dei trasporti decarbonizzato. Il progetto GasOn del programma europeo Horizon2020, è un caposaldo di questo sforzo, sviluppando motori avanzati capaci di usare fonti combustibili più rispettose dell’ambiente. Specificamente, l’obiettivo è quello di creare tecnologie dedicate ai motori/veicoli alimentati solo a gas naturale compresso (GNC), più puliti degli attuali e in grado di coprire distanze maggiori. “Il GNC è intrinsecamente pulito – dice Massimo Ferrera, coordinatore del progetto – dal momento che mostra il contenuto di carbonio più basso grazie alle sue caratteristiche chimiche e fisiche”. Bruciare GNC produce il 20 percento di gas a effetto serra in meno rispetto alla benzina, non richiede un filtro per ridurre il particolato ed è più economico rispetto ad altri combustibili. Il gas naturale può provenire dall’esplorazione fossile (offrendo una riduzione della CO2 pari al 25 percento), dalla digestione della biomassa (un processo quasi privo di CO2) e dalla tecnologia power-to-gas, che è quasi neutra in termini di emissioni di carbonio e usa il terreno in modo più efficiente rispetto a qualsiasi altro biocombustibile. In passato, i gruppi propulsori (il sistema che produce potenza nei veicoli) alimentati con GNC avevano scarse prestazioni e non sfruttavano pienamente l’efficienza del combustibile, poiché si trattava di motori a benzina convertiti per funzionare a gas naturale. Il progetto GasOn ha creato tre piattaforme per motori sviluppate specificamente per accettare GNC, adottando varie tecnologie innovative per eliminare le precedenti inefficienze. “Le tecnologie sviluppate sono del tutto compatibili con il biometano – afferma Ferrera – e mostrano un costo totale di esercizio inferiore rispetto alle propulsioni convenzionali ed elettrificate”. Peraltro, un recente studio comparativo dell’automobile club tedesco Adac sull’intero ciclo di vita dei veicoli conferma proprio che la mobilità più rispettosa dell’ambiente non è elettrica ma a metano. La ricerca ha preso in considerazione non solo le emissioni durante l’utilizzo ma sull’intero ciclo di vita del veicolo, dalla produzione fino allo smaltimento (well-to-tank e tank-to-wheel). In termini di performance ambientale solo i mezzi a idrogeno e quelli elettrici alimentati con energia prodotta unicamente da fonti rinnovabili possono fare meglio dei veicoli a gas.