E’ in fase di sviluppo, a Lecce, il progetto Apollon (EnvironmentAl POLLutiOn aNalyzer), che servira’ a rilevare i livelli di inquinamento dell’aria, inquinamento acustico e radiazioni ultraviolette.
Il progetto prevede l’utilizzo di particolari dispositivi, simili a quelli gia’ collegati ai pannelli luminosi e alle centraline sui viali, ma montati direttamente in punti strategici, come semafori o segnali stradali; le rilevazioni si sommeranno a quelle che effettueranno direttamente i cittadini, attraverso il programma scaricabile sul cellulare.
Tramite l’app, infatti, ogni utente potra’ registrarsi e registrare i dati relativi all’inquinamento dell’aria, rumori compresi; la piattaforma “Apollon” elaborera’ le informazioni e le comparera’ a tutte le altre inviate da altri utenti.
L’innovazione consiste nel fatto che, in tempo reale, ci sara’ la rilevazione della presenza di polveri sottili, in collegamento con una centrale collegata a una banca dati che elaborera’ le informazioni.
I dati, chiaramente, saranno meno precisi di quelli a disposizione dell’Arpa, ma con questo sistema dal basso si puntera’ alla quantita’ delle informazioni circolanti, al fine di ottenere dei trend attendibili.
Un altro aspetto innovativo della piattaforma e’ la capacita’ di mettere in correlazione i dati raccolti dai sensori con altre fonti informative: le previsioni, infatti, avranno un orizzonte di circa 72 ore.
Il progetto vede dunque la partecipazione di pubblico e privato: oltre all’azienda capofila, Corvallis, sono coinvolti anche Unisalento, Politecnico di Bari, Fondazione CMCC, Consorzio Interuniversitario Nazionale Informatica e Regione Puglia.