Depur Padana Acque è un’azienda che opera nel settore della depurazione acque di scarico, principalmente industriali, da oltre quarant’anni. In questo ampio arco di tempo ha avuto l’occasione di confrontarsi con innumerevoli tipologie di reflui provenienti dai più disparati settori e lo ha fatto sempre proponendo soluzioni consolidate ed efficaci, e allo stesso tempo innovative e al passo con i tempi, risultando spesso pioniera nell’applicazione di nuove tecnologie e materiali costruttivi.
Con un approccio pratico e concreto, più che teorico, Depur Padana Acque ha imparato a conoscere in modo approfondito le problematiche specifiche di ogni singola tipologia di refluo, in base alla sua provenienza, individuando le tecnologie più appropriate da applicare, a seconda delle esigenze di volta in volta espresse, avendo piena consapevolezza dei punti di forza e delle criticità dei vari sistemi di depurazione che possono essere utilizzati, dove non c’è un “giusto o sbagliato” in senso assoluto, ma piuttosto un “più o meno” adeguato al tipo di esigenza.
Tra le molte tecnologie che possono essere infatti impiegate per la depurazione, quali ad esempio sistemi chimico/fisici, flottatori e impianti biologici a fanghi attivi funzionanti con le più svariate tecnologie (con decantatore, SBR, MBBR), si inserisce in modo sempre più preponderante la molto performante tecnologia MBR (Membrane Bio Reactor) che prevede l’impiego di specifiche membrane di ultrafiltrazione applicate ai sistemi biologici a fanghi attivi, per la separazione meccanica dell’acqua depurata dalla biomassa.
Le ragioni che stanno portando sempre più a favorire questo tipo di tecnologia, classificata come BAT – Best Available Technology e, come tale, anche molto ben vista dagli Enti che rilasciano le autorizzazioni allo scarico, sono molteplici e legate direttamente ai vantaggi che questi sistemi implicano.
Tra questi vantaggi si può citare, in primis, la possibilità di avere un effluente allo scarico ultrafiltrato (permeabilità < 0,08 micron) e quindi sempre perfettamente limpido, privo di particelle solide in sospensione e particolarmente adatto per il conferimento in Acque Superficiali o su Suolo, o per eventuale riutilizzo dell’acqua per sottoservizi aziendali, che è una esigenza sempre più pressante.
Altra peculiarità fondamentale di tale tecnologia e direttamente correlata alla precedente, consiste nella possibilità di mantenere, all’interno dell’impianto biologico, delle concentrazioni di fango attivo nettamente superiori (doppie o triple) rispetto a quelle dei sistemi tradizionali, con conseguenti drastiche riduzioni delle dimensioni dell’impianto di depurazione (dimezzamento delle dimensioni impianto).
Per la stessa ragione, l’inserimento delle membrane su impianti di tipo tradizionale esistenti permette di raddoppiarne la potenzialità, senza dover realizzare nuovi volumi di ossidazione biologica.
E’ evidente che anche la razionalizzazione degli spazi occupati dal depuratore, che in genere è un impianto di servizio e non produttivo, è un aspetto di grandissimo valore per le aziende che vanno a installarlo.
L’approccio di Depur Padana Acque con questa tecnologia, è iniziato nell’ormai lontano 2002, con i primi test e le prime realizzazioni mediante utilizzo di membrane di tipo piano, applicate su reflui molto complessi dove neppure le Aziende produttrici delle stesse membrane avevano alcuna esperienza.
Negli anni sono state testati molti tipi di membrane, piane, a fibra cava, tangenziali in vessel ecc, fornite da svariati e principali produttori mondiali. Con ogni nuova membrana Depur Padana Acque ha profuso importanti sforzi di ricerca e investimenti, per condurre un approccio teorico, ma soprattutto pratico, con test mediante impianti pilota eseguiti sul campo e con attenti confronti tecnici con gli stessi produttori delle membrane.
Depur Padana ha imparato a conoscere pregi e difetti praticamente di tutti i tipi di membrana attualmente in commercio, anche in relazione al tipo di refluo da depurare e alle particolari condizioni operative, definendo nel dettaglio l’impiantistica necessaria per la loro installazione e corretto utilizzo, con una gestione completamente automatica e nella massima sicurezza possibile. E ovviamente identificando consapevolmente anche i casi in cui non è opportuno o consigliabile l’uso di questa tecnologia.
Ad oggi gli impianti a tecnologia MBR realizzati da Depur Padana Acque sono molte decine, in svariati settori industriali.
UN INTERVENTO DI AMPLIAMENTO E POTENZIAMENTO DEL DEPURATORE PER UN’IMPORTANTE REALTA’ INDUSTRIALE ITALIANA
Una importantissima realtà industriale italiana in continua crescita e nota in tutto il Mondo, nell’ottica di un ampliamento anche della capacità depurativa del proprio impianto di trattamento acque, ha scelto Depur Padana Acque per l’installazione, chiavi in mano, di un nuovo comparto a membrane piane (MBR), in affiancamento all’esistente sistema di depurazione delle acque, il quale consisteva in un impianto biologico a fanghi attivi attrezzato con il sistema tradizionale di separazione del fango dall’acqua depurata, mediante decantatore statico.
L’esigenza del Cliente di intervenire sul depuratore è nata con diverse finalità: prima di tutto far fronte all’aumento di produzione di reflui tale da richiedere un importante potenziamento dell’impianto, senza tuttavia dover realizzare manufatti di grandi dimensioni. In secondo luogo con l’obiettivo prioritario di riutilizzare una parte dell’acqua depurata direttamente in produzione, cosa possibile solo con l’uso della tecnologia a membrane di ultrafiltrazione (MBR) e successivo ulteriore trattamento di ozonizzazione e osmosi inversa.
A tale scopo le membrane assicurano infatti un’elevata qualità del permeato prodotto, con una concentrazione residua di solidi sospesi totali pari a 5 mg/l e un valore di torbidità pari a 1 NTU.
L’impianto a membrane fornito da Depur Padana Acque, che si è occupata anche della progettazione e realizzazione della parte edile oltre che elettromeccanica, ha una potenzialità di depurazione di circa 2.000 mc/giorno, per lavorare regolarmente ad una portata di 80 mc/h, con una superficie filtrante complessiva di quasi 8.000 mq.
Il comparto a membrane è stato progettato su due linee in parallelo, totalmente indipendenti l’una dall’altra, con estrema flessibilità di utilizzo e massima praticità anche nella gestione.
Per il fondamentale aspetto legato alla pulizia delle membrane, l’impianto è stato pensato per poter effettuare tutte le tipologie di lavaggio (ordinario e straordinario) direttamente con le membrane in vasca senza la necessità di una loro estrazione. Inoltre è previsto chiudere il comparto membrane con opportune coperture autoportanti in vetroresina, che hanno la duplice funzione di proteggere le membrane e inserirsi in modo armonioso nel contesto paesaggistico circostante.
Didascalie foto:
Foto in alto a sx: Impianto di trattamento acque realizzato in conformazione monoblocco Serie EcoBlock, attrezzato con tecnologia MBR – installazione presso Roberto Industria Alimentare – Susegana (TV)
Foto in alto a dx: Impianto biologico a fanghi attivi, attrezzato con tecnologia MBR – installazione presso Cantina Sociale di Conselve – Conselve (PD)
Foto in basso: Impianto di trattamento acque realizzato in conformazione monoblocco Serie EcoBlock con doppio reattore e attrezzato con tecnologia MBR – installazione presso Irca – Gallarate (MI)