Sono partiti i lavori per il primo cantiere sostenibile di Gruppo CAP (gestore del servizio idrico integrato della Citta’ metropolitana di Milano), relativi alla realizzazione di una nuova rete fognaria in una porzione di territorio ad oggi ancora priva. La scelta e’ quella di puntare sulla sostenibilita’: il cantiere, infatti, prevede una serie di accorgimenti, modalita’ di lavoro e impiego di materiali che consentono la riduzione delle emissioni e il totale rispetto del territorio, anche in chiave di economia circolare.
Il cantiere e’ un passo concreto in questa direzione, grazie all’adozione di soluzioni tecniche che coniugano le migliori tecnologie disponibili sul mercato con l’obiettivo della sostenibilita’ ambientale. Come? Saranno utilizzate tubature in materiale plastico riciclato (PEAD e PVC-U), i macchinari e i mezzi di servizio sono stati scelti in base al basso livello di emissioni (vetture bifuel a GPL e metano, macchinari Stage IV, ovvero a basse emissioni grazie ai sistemi HPCR e SPC), i materiali di rinterro degli scavi saranno costituiti da sabbietta, ghiaietto e frantumato interamente riciclati, preferibilmente provenienti dallo scavo stesso se le analisi della composizione del terreno scavato daranno esito positivo per il riutilizzo.
Grazie a questi accorgimenti, e’ stato possibile valutare la Carbon Footprint del cantiere, sia in termini di anidride carbonica equivalente che in termini di fabbisogno energetico, basandosi sulla metodologia LCA (Life Cicle Assessment).
L’analisi, realizzata secondo lo standard internazionale, conclude che il cantiere di Il cantiere ridurra’ la Carbon Footprint di circa il 30 percento rispetto allo stesso lavoro eseguito con le tecniche e i materiali tradizionali.
Inoltre, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale, per azzerare le emissioni del cantiere, e’ stato pensato di piantumare alberi ad alto assorbimento di anidride carbonica; la scelta e’ caduta sull’acero riccio che risulta capace di assorbire, nei primi 5 anni di vita, 138 kg di CO2 all’anno, per arrivare a 205 dopo il quinto anno. EÕ stato dunque calcolato che, piantando 6 aceri ricci, in 10 anni l’attivita’ di queste piante portera’ ad azzerare le emissioni prodotte dal cantiere.