“Vestiaire collective”, una piattaforma nel settore della compravendita di moda second-hand, ha di recente presentato i risultati di un sondaggio, condotto in 10 mercati chiave in Europa, Stati Uniti e Asia-Pacifico, mirato a comprendere la consapevolezza, gli interessi e i comportamenti dei consumatori nei confronti della moda sostenibile e circolare.
Nel complesso, e’ emerso che il 77 percento dei consumatori intervistati ritiene che la sostenibilita’ della moda sia importante: tra questi, il 39 percento afferma che il settore della moda debba fare un uso piu’ efficiente delle risorse, mentre il 41 percento sostiene che debba offrire una maggiore scelta di opzioni sostenibili.
I mercati che attribuiscono una maggiore importanza alla moda sostenibile sono il Sud Europa e Hong Kong, mentre in coda alla classifica si posiziona la Danimarca, dove solo il 61 percento degli intervistati attribuisce una certa rilevanza al concetto di moda sostenibile.
Dai risultati emerge comunque che, in generale, il tema della sostenibilita’ nella moda e’ molto sentito tra i millennials e gli appartenenti alla Gen Z.
In ogni caso, il 46 percento degli intervistati ha rivelato di donare i propri vestiti in beneficenza, il 34 percento ha affermato di scambiare vestiti e accessori con amici e famigliari, il 31 percento ha detto di aver consegnato i vestiti danneggiati presso i centri di riciclo dei tessuti e meno di un terzo ha venduto o acquistato vestiti second-hand.
I dati, raccolti ed elaborati, sono stati utilizzati per la realizzazione de “La guida definitiva alla moda circolare”, finalizzata a incoraggiare il consumatore di moda ad adottare un comportamento piu’ sostenibile.