Gestire i reflui di un’attività produttiva comporta oggi un notevole impegno sia dal punto di vista economico sia tecnico. Un impianto di trattamento acque non serve a incrementare o migliorare la produzione, di conseguenza viene considerato come un onere piuttosto scomodo. Uno studio accurato delle cosiddette “BAT” (Best Available Technologies), implica la valutazione di almeno due aspetti fondamentali: quello economico e quello ambientale. Il primo viene considerato quasi sempre il più importante, poiché i costi risultano spesso di difficile ammortamento o talvolta irrecuperabili; il secondo per valutare i benefici qualitativi come, ad esempio, la riduzione dei flussi di scarico a favore di un loro riutilizzo nel ciclo produttivo interno.
Tutti i reflui da pressofusione più classici (emulsioni oleose, distaccanti, lubrificanti, lavaggi stampi, reflui da vibrofinitura, impregnanti, penetranti, glicoli, ecc.) hanno in comune un elevato quantitativo di acqua ma, tuttavia, presentano caratteristiche tali da essere considerati rifiuti altamente inquinanti. Risulta evidente che la soluzione migliore, in questo caso, è recuperare l’acqua presente separandola dalla restante parte.
La tecnologia dell’evaporazione sottovuoto costituisce in questo senso il processo di trattamento più efficace, permettendo il totale recupero di acqua ed eliminando gli scarichi.
I concentratori sottovuoto sfruttano il principio dell’evaporazione acquosa come variabile dipendente da temperatura e pressione (a minor pressione equivale una minor temperatura di ebollizione) per evaporare a bassa temperatura l’acqua presente in un liquido. In questo modo è possibile utilizzare fonti energetiche a basso costo, ottenendo una netta scissione acqua / inquinanti senza l’impiego di prodotti chimici.
I vantaggi, in questo caso, sono molteplici: dal punto di vista economico una drastica riduzione dei costi di smaltimento e, sebbene in valori più modesti, un risparmio sul consumo d’acqua; a livello ambientale l’azzeramento delle emissioni e il recupero di buona parte dei volumi. Eco-Techno, azienda di riferimento nel campo dell’evaporazione sottovuoto, grazie alla serie ECO DPM, evaporatori mono o multiplo effetto modulari con scambiatori a fascio tubiero ad alta efficienza, fornisce una soluzione efficace al problema dei reflui. Questi impianti possono essere realizzati su più stadi in modo da poter attuare un cascame termico recuperando il calore. In questo caso si possono ottenere due vantaggi fondamentali: una riduzione dei costi legati al consumo energetico e l’utilizzo di un sistema più semplice e duraturo rispetto ai classici sistemi ad alimentazione elettrica come impianti pompa di calore o a ricompressione meccanica del vapore (MVR). Per il primo aspetto l’alimentazione di un evaporatore a tre stadi, se in assenza di recuperi termici, prevede addirittura un consumo di circa 0.021 kg di metano e 22 watt per litro evaporato. Il secondo vantaggio, di tipo tecnico, è dato dall’assenza del compressore frigorifero o della soffiante come organo principale di alimentazione a beneficio di una maggior semplicità manutentiva e minori costi di intervento. Ovviamente i costi energetici vengono abbattuti o annullati quando vi è la possibilità di sfruttare recuperi termici nel luogo di installazione. La modularità di questi impianti prevede inoltre la possibilità di un ampliamento futuro fino a tre stadi senza aumentarne il fabbisogno termico. È proprio grazie a questi impianti, applicati nell’industria meccanica e della pressofusione, che Eco-Techno ha investito maggiormente negli ultimi anni, ingegnerizzando i suoi impianti in modo da legarsi perfettamente con sistemi di cogenerazione, ottenere calore da recupero fumi o altri cascami termici. Investire in un sistema di evapoconcentrazione Eco-Techno, permette di rientrare dell’investimento in pochissimo tempo e di ottenere risultati costanti e duraturi con oneri impiantistici e manutentivi bassissimi e una vita impianto senza pari.
Didascalia foto: Evaporatori termici modulari serie ECO DPM, a funzionamento automatico H24-7/7gg, con taglie standard da 166 a 1.250 litri ora