I ricercatori del Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory (CSAIL) del MIT hanno sviluppato nuove tecniche che consentono a un robot di differenziare i rifiuti, grazie al senso del tatto.
Il robot in questione si chiama RoCycle e utilizza una serie di sensori per determinare il materiale di cui e’ composto un oggetto e per smaltirlo nella corretta categoria d’appartenenza.
Un sensore rileva la dimensione di un oggetto, mentre altri due di pressione consentono di capire se l’oggetto e’ fatto di carta, che si schiaccia facilmente, o di plastica, che e’ piu’ rigida.
I sensori, inoltre, sono conduttivi, quindi il robot e’ anche in grado di rilevare la presenza di metallo.
La mano robotica non e’ azionata da sistemi meccanici ma da attuatori elettrici e scalabili, che gli permettono di percepire la differenza tra un oggetto rigido e uno morbido, grande o piccolo, in maniera simile a come fanno le mani degli esseri umani.
RoCycle potrebbe ridurre i costi comunali dello smaltimento dei rifiuti, velocizzare le attivita’ e, soprattutto, ridurre la quantita’ di oggetti non differenziati che finiscono nelle discariche.
Le tecniche implementate per questo braccio robotico, che consentono la manipolazione di oggetti di differenti forme e dimensioni, e di percepirne i materiali, ovviamente saranno spendibili in moltissimi campi della robotica.