La comunicazione emanata dalla Commissione Europea per contrastare l’inquinamento da farmaci prende il nome di ‘Approccio strategico ai prodotti farmaceutici nell’ambiente’.
Attualmente si conosce poco sull’impatto ambientale dei medicinali, ma recenti studi hanno dimostrato che alcuni residui farmacologici, ritrovati nel suolo e nell’acqua, possono rappresentare un serio rischio per gli animali. Le molecole disperse nell’ambiente, infatti, possono influenzare la loro capacita’ di riprodursi, alterare il loro comportamento e comprometterne la sopravvivenza, producendo un effetto tossico diretto.
In realta’, molti prodotti contengono nel foglietto illustrativo anche le indicazioni sui possibili rischi per l’ambiente acquatico, ma per molti altri farmaci non esiste ancora alcun dato in tal senso.
La comunicazione dell’UE illustra una serie di azioni da mettere in campo in tutte le fasi del ciclo di vita del medicinale e, in particolare, individua 6 aree in cui e’ necessario intervenire, dalla progettazione e produzione allo smaltimento e gestione dei rifiuti. Per ciascun’area sono state definite delle buone pratiche da mettere in atto per sensibilizzare e promuovere un uso prudente, migliorare la formazione e la valutazione del rischio, raccogliere dati di monitoraggio, incentivare la ‘progettazione ecologica’, ridurre le emissioni prodotte e gli sprechi e migliorare il trattamento delle acque reflue.
L’obiettivo, piu’ in generale’, e’ quello di contribuire a ridurre le concentrazioni di prodotti farmaceutici nell’ambiente.