Dal Rapporto della Commissione Europea emerge che il piano d’azione per l’economia circolare dell’UE si puo’ considerare pienamente completato: nel 2016 hanno trovato lavoro nei settori attinenti all’economia circolare oltre 4 milioni di lavoratori, il 6 percento in piu’ rispetto al 2012.
Nello stesso anno, inoltre, le attivita’ circolari come la riparazione, il riutilizzo e il riciclaggio hanno generato quasi 147 miliardi di euro di valore aggiunto, registrando investimenti pari a circa 17,5 miliardi di euro.
La strategia dell’UE per la plastica nell’economia circolare e’ il primo quadro strategico a livello europeo che adotta un approccio basato sul ciclo di vita dei singoli materiali al fine di integrare le attivita’ di progettazione circolare, utilizzo, riutilizzo e riciclaggio nelle catene del valore della plastica.
Sono delineati obiettivi quantificati che prevedono, tra gli altri, la riutilizzabilita’ o riciclabilita’ entro il 2030 di tutti gli imballaggi di plastica immessi sul mercato.
Per stimolare il mercato della plastica riciclata, la Commissione ha inoltre avviato una campagna di impegno volontario in materia di plastica riciclata; 70 imprese hanno gia’ assunto impegni, grazie ai quali il mercato della plastica riciclata crescera’ almeno del 60 percento entro il 2025.
Nonostante questo, pero’, ad oggi si registra uno scarto tra l’offerta e la domanda di plastica riciclata.
Le norme relative agli articoli di plastica monouso riguardanti i 10 prodotti piu’ frequentemente trovati sulle sue spiagge collocano l’Unione Europea in una posizione di primo piano nella lotta mondiale ai rifiuti marini. Le misure vietano determinati prodotti in plastica monouso (cannucce e posate) per i quali sono disponibili alternative e la plastica oxo-degradabile, proponendo azioni per altri prodotti.
Nel periodo 2016-2020 la Commissione ha destinato alla transizione oltre 10 miliardi di euro di fondi pubblici.
Il piano d’azione per stimolare la transizione dell’Europa verso l’economia circolare ha lo scopo di rafforzare la competitivita’ dell’UE a livello mondiale, incentivare la crescita economica sostenibile e favorire la creazione di nuovi posti di lavoro.