Il progetto europeo BRIGIT (New tailor-made biopolymers produced from lignocellulosic sugars waste for highly demanding fire-resistant applications) è stato istituito per sviluppare un processo ecologico e a costi competitivi per produrre il biopolimero poliidrossibutirrato (PHB) e il biopoliestere polibutilene succinato (PBS) a partire dal liquame di risulta della digestione dei rifiuti lignocellulosici ricchi di zucchero (non food). Il processo di fermentazione è stato effettuato utilizzando il liquame al bisolfito esausto proveniente dal processo al solfito. I biopolimeri ottenuti hanno rivelato proprietà paragonabili ai materiali commerciali. Miscelando i biopolimeri ai ritardanti di fiamma, gli scienziati hanno sviluppato dei composti a base di prodotti biologici, per applicazioni ignifughe nel settore dei trasporti.
I biopolimeri possono essere utilizzati in combinazione con fibre naturali e sughero così da fornire una valida alternativa sostenibile ed efficiente in termini di costi per i tradizionali pannelli sandwich tridimensionali, anche perché risultano riciclabili e più leggeri. Con una bassa energia incorporata, possono essere prodotti in grandi quantità attraverso un processo continuo di stampaggio a compressione. Tutto ciò contribuisce a ridurre il consumo di risorse, le emissioni di gas serra e i costi operativi, ovviando alla necessità di trasporto dei rifiuti.
I progressi nelle tecniche di produzione di bioplastiche PHB e PBS offrono notevoli benefici al settore europeo delle materie plastiche, fornendo prodotti ad alto valore aggiunto e innovativi.