L’Universita’ di Tel Aviv ha prodotto alcuni biopolimeri dalle alghe, rivelando un’importante alternativa alla tradizionale plastica di origine fossile.
Lo studio descrive il processo per produrre polimeri biodegradabili e compostabili partendo dal lavoro svolto dal batterio Haloferax mediterranei.
Questo microorganismo e’ in grado di produrre poliidrossialcanoati o PHA (molecole di poliesteri termoplastici) attraverso la fermentazione dello zucchero presente nelle macroalghe.
I PHA, a differenza dei convenzionali polimeri sintetici a base di petrolio, sono completamente biosintetici e biodegradabili, non possiedono elementi tossici e sono riciclabili come rifiuti organici.
Tuttavia, questo prodotto presenta un costo ambientale: coltivare le piante da cui arriva la materia prima per i biopolimeri, oggi sul mercato, significa utilizzare suolo fertile e acqua dolce.