Ogni porto italiano ha un rilevante impatto ambientale sulla qualita’ dell’acqua e dell’aria, sulle emissioni in atmosfera, sul consumo di suolo e risorse e sulla produzione di rifiuti.
Nell’ambito della riforma del sistema portuale, il Dlgs 169/2016 prevede che le Autorita’ di sistema portuale promuovano la redazione del DEASP (Documento di pianificazione energetica e ambientale del sistema portuale), al fine di perseguire adeguati obiettivi, quali la riduzione delle emissioni di CO2, l’efficienza energetica e l’uso delle energie rinnovabili.
Per una corretta redazione del Documento, il Ministero dell’Ambiente, con il decreto direttoriale 408/2018, ha pubblicato le linee guida, con l’intendo di proporre una serie di soluzioni tecnologiche che consentano di ridurre l’impiego di energia primaria a parita’ di servizi offerti, privilegiando le tecnologie piu’ rispettose dell’ambiente.
In particolare, vengono individuate due tipologie tecnologiche:
1) gli interventi che prevedono opere, impianti, strutture, lavori, come risultato d’investimenti effettuati al fine di migliorare l’efficienza energetica e produrre energia da fonti rinnovabili;
2) le misure che mirano a ottenere gli stessi risultati attraverso regole, priorita’, agevolazioni, ecc.